Sono sempre più insistenti le voci intorno a Google Yeti, il progetto di Google per entrare a pieno regime nel mondo dello streaming gaming. L’obiettivo è quello di essere un’alternativa a sistemi già avviati come PlayStation Now e acquisire una fetta di mercato piuttosto consistente e da sempre molto redditizia, come quella del gaming online.
Cos’è Google Yeti
Usando una similitudine non troppo lontana dal vero è possibile definire Google Yeti come il ‘Netflix del gaming’ ovvero la piattaforma online dove sono presenti tantissimi giochi che vengono trasmessi in streaming, tramite hardware dedicato, ai giocatori connessi.
Il progetto sembra voler prevedere il pagamento di un abbonamento in grado di offrire e garantire l’accesso ad un ampio catalogo di giochi in qualsiasi momento, senza dover effettuare alcun tipo di download. Le indiscrezioni parlano di un progetto sul quale Google lavora da tempo e che vuole valorizzare e sfruttare i propri server cloud. Allo stesso tempo non è ancora chiaro se verranno resi disponibili gli attuali titoli per Google Yeti o se gli sviluppatori dovranno realizzare versioni specifiche per la nuova piattaforma.
I tempi di Google Yeti
Non ci sono conferme ma sembra possibile che qualche novità consistente arrivi nel prossimo mese di marzo in occasione del Games Developers Conference in programma a San Francisco o a maggio durante il tradizionale Google I/O. A conferma del lavoro su Google Yeti c’è anche l’ingaggio da parte del colosso di Mountain View di Phil Harrison, ex dirigente sia di Xbox che di PlayStation.
Dubbi e aspettative su Google Yeti
Il punto fondamentale sul quale ci si interroga è cosa può cambiare con Google Yeti. Ci sono poche certezze al momento e pochi elementi sui quali ragionare, ma è possibile già fare alcune valutazioni. Il mercato del gaming è molto attivo e redditizio ma è improbabile che Google vi entri con un ‘clone’ di altri servizi già esistenti, attivi e blasonati. Anche in questo senso è piuttosto improbabile pensare che Google Yeti possa essere anche una console – come da più parti si è vociferato – sia perché da una parte contrasterebbe l’orientamento dell’azienda verso il cloud e dall’altra significherebbe aggiungere l’ennesimo dispositivo per poter accedere a dei contenuti, limitando di fatto il mercato a quei pochi che deciderebbero di acquistarla.
Le aspettative su Google Yeti sono enormi perché è elevato il credito di cui gode Google. Anche se probabilmente delle rivoluzioni non sono in programma nell’immediato è possibile che questa nuova piattaforma possa essere il canale per introdurre e potenziare i sistemi di realtà virtuale e realtà aumentata all’interno del settore gaming.
È evidente che se Google decide di puntare su questo settore è perché è convinta di poter dire la sua in maniera convincente. Anche questo ‘dettaglio’ induce ottimismo e grande entusiasmo nel vedere cosa accadrà nei prossimi mesi quando molto di più si saprà sul progetto Yeti. Le possibilità di Google sono enormi e non è da escludere quasi nulla al momento; le novità potrebbero essere tante e le sorprese potrebbero suscitare molto interesse e clamore. Al momento bisogna attendere ulteriori sviluppi.