Piccola guida ai sottogeneri horror

Il cinema è come la musica, esistono tante sfumature differenti. Ecco una breve guida ai sottogeneri horror, per fare la figura dei saputelli quando andate a vedere un film horror.

 

PREMESSA

Quand’è che un film può essere definito horror? Quando fa paura e ti fa saltare le pop-corn dal cesto? Quando ci sono brandelli di carne e budella che sguazzano in pozze di sangue? Quando ci sono un gruppetto di studenti che vengono maciullati da un serial killer mascherato?

Ce ne sarebbero tante di risposte da dare, in verità sono tutte esatte. Il cinema horror è ricco di sfumature, definire un film semplicemente dicendo: è un horror, è troppo generico. Potrebbe piacerti l’Esorcista ma non Saw-L’enigmista: il primo terrificante senza sangue, il secondo geniale con donatori di sangue.

Per questo motivo ho deciso di scrivere questo articolo. Potevamo vivere anche senza? Certamente, ma chi se ne frega! Mi piace l’horror e parlare di esso, quindi beccatevi questa guida ai sottogeneri horror e basta!

INIZIO GUIDA

Vi sarà certamente capitato di imbattervi in termini tipo: slasher, splatter, found footage, gore, mockumentary ecc… Questo “gergo”, derivante per lo più dall’inglese e da parole coniate da registi o da critici cinematografici, viene utilizzato per indicare alcuni sottogeneri horror (alcuni di questi anche per altri generi). In questa guida analizzerò alcuni di essi, i più importanti direi.

SLASHER

Il termine slasher (dall’inglese to slash, ferire profondamente con un’arma affilata) si riferisce a tutti quei film caratterizzati dalla presenza di un maniaco omicida (solitamente mascherato) che uccide uno dopo l’altro i componenti di un gruppo (generalmente giovani) utilizzando un’arma da taglio (coltello, machete, ascia ecc…). Questo sottogenere dell’horror è quello che, per le sue caratteristiche, raggruppa quasi tutti i cliché riguardanti il genere.

Gli slasher vengono spesso associati ai teen movie (film per adolescenti) il motivo è spiegabile proprio dalla presenza di giovani ragazzi, dalla trama solitamente semplice e scontata, nonché dalla formula: “horror+belle figh…..fanciulle in atteggiamenti sexy=film di successo”. Il boom per questo genere è stato negli anni ’70/’80, con film considerati come i capisaldi del genere horror: vedi Venerdì 13 e Halloween.

Cliché

  •  c’è sempre un gruppo di ragazzi in vacanza o in procinto di organizzare una festa
  •  c’è sempre il fustacchione di turno che a un certo punto della storia si crede Rambo e dopo  un minuto muore
  •  c’è sempre la fanciulla sexy e un po oca che la da al fustacchione di turno (vedi sopra),  solitamente muore  insieme o dopo di lui
  •  c’è sempre la ragazza carina e un po intelligente che solitamente è l’unica a salvarsi
  •  c’è sempre il nerd preso in giro da tutti tranne che dalla ragazza carina (vedi sopra) e per  questo innamorato  di lei, che a un certo punto  della storia morirà per salvarla
  •  c’è sempre un componente del gruppo inutile che morirà per primo (così, tanto per rompere  il ghiaccio)
  •  c’è sempre un maniaco mascherato
  •  c’è sempre una bella fanciulla che corre mezza nuda nel bosco (ma chiedergli il contatto facebook invece di ucciderla no?)
  •  il maniaco cammina sempre, la vittima corre come una pazza, facendo temere Usain Bolt per il primato mondiale. Il maniaco riesce  sempre a raggiungerla e ad ucciderla….. ma perché? (da qui il detto: “chi va piano va sano e va lontano”)
  •  il maniaco a volte è un deficiente che prende un sacco di botte (vedi Scream)
  •  il maniaco uccide sempre durante una ricorrenza
  •  c’è sempre una porta che scricchiola
  •  c’è sempre una finestra che sbatte (sto cazz… di vento)
  •  c’è sempre da scendere una scala nel buio
  •  c’è sempre una torcia che si scarica mentre stai scendendo la scala nel buio (e che sfiga)
  •  c’è sempre un mazzo di chiavi che ti scivola dalle mani
  •  c’è sempre una macchina che non parte (non te ne va bene una… adda murì)
  •  c’è sempre un amico che compare all’improvviso da dietro un angolo, ti spaventa a morte e ti  dice: “hei, sono io” (imbecille)
  •  c’è sempre il maniaco che, alla fine del film, sembra morto ma non lo è e ti afferra per la caviglia
  •  c’è sempre il maniaco che sembra finalmente morto, ma non lo è ancora (indistruttibile)
  •  c’è sempre lo spettatore al cinema che alla fine del film dice: ” lo sapevo, ci sta il 2″ (profetico)
  •  c’è sempre il 2, poi il 3, poi il 4 e poi il 5, il 6……….il 16 il 17 il 18…………………………

Questi sono gli stereotipi più divertenti che mi sono venuti in mente, ce ne saranno sicuramente altri. Questa non è una critica verso gli slasher (alcuni hanno fatto la storia del cinema horror) ma semplicemente una simpatica considerazione.

FILMOGRAFIA:

  • Reazione a catena di Mario Bava (1971)
  • Un Natale rosso sangue di Bob Clark (1974)
  • Non aprite quella porta di Tobe Hooper (1974)
  • Halloween – la notte delle streghe di John Carpenter (1978)
  • Maniac di William Lustig (1980)
  • Venerdì 13 di Sean S. Cunningham (1980)
  • Nightmare – dal profondo della notte di Wes Craven (1984)
  • Deliria di Michele Soavi (1987)
  • Scream di Wes Craven (1996)
  • So cosa hai fatto di Jim Gillespie (1997)
  • Urban legend di Jamie Blanks (1998)
  • Halloween – The beginning di Rob Zombie (2007)

RAPE AND REVENGE (Revenge movie)

Rape and revenge ( tradotto stupro e vendetta) o anche revenge movie, non è solo un sottogenere dell’horror, ma anche di altri film (azione, thriller, western ecc…). Ho voluto inserirlo ugualmente in questa guida perché vi appartengono pellicole di rilevanza. Il termine viene usato per indicare quei film che hanno la vendetta come tema centrale, la quale può essere perpetrata dalla vittima stessa della violenza, o da terzi (parenti, amici).

FILMOGRAFIA:

  • L’ultima casa a sinistra di Wes Craven (1972)
  • Carrie – Lo sguardo di Satana di Brian De Palma (1976)
  • Non violentate Jennifer (I spit on your grave) di Meir Zarchi (1978)
  • Eden Lake di James Watkins (2008)
  • L’ultima casa a sinistra (remake) di Dannis Lliadis (2009)
  • Savaged di Michael S. Ojeda (2013)

FOUND FOOTAGE – MOCKUMENTARY

Found footage (filmato ritrovata) o mockumentary (falso documentario) sono termini diversi che, nel gergo cinematografico attuale, vengono utilizzati per indicare lo stesso tipo di pellicole. Per found footage, si intende quel genere di film nel quale gli eventi vengono presentati come fatti reali, ma non lo sono. Attraverso l’utilizzo della telecamera a mano, si da allo spettatore l’idea del filmino amatoriale ritrovato, il quale documenta l’accaduto.

La svolta per questo tipo di tecnica va attribuita al geniale The blair witch project del 1999 anche se, già nel 1980, Ruggero Deodato lo aveva fatto con il suo Cannibal holocaust. Questo metodo può caratterizzare l’intero film, come nel caso del primo esempio, oppure una o più parti, come nel film di Deodato. Un cenno particolare per la pellicola spagnola Rec, meritevole di aver portato questo genere ad un livello superiore.

Quando vedi un film Found Footage la domanda che ti viene è la seguente: che cavolo ci fa quel coglione con la telecamera in mano mentre gli zombie gli mangiano la sorella?

FILMOGRAFIA:

  • Troll Hunter di André Øvredal (2010)
  •  Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato (1979)
  •  The Blair witch project – il mistero della strega di Blair di Daniel Myrick e Eduardo Sanchez  (1999)
  •  The zombie diaries di Michael Bartlett e Kevin Gates (2006)
  •  Diary of the dead – le cronache dei morti viventi di George A. Romero (2007)
  •  Rec di Paco Plaza e Jaume Balaguerò (2007)
  •  Paranormal Activity di Oren Peli (2007)
  •  Il quarto tipo di Olatunde Osunsanm (2009)
  •  L’ultimo esorcismo di Daniel Stamm (2010)
  •  L’altra faccia del diavolo di William Brent Bell (2012)
  •  The Bay di Barry Levinson (2012)
  •  La stirpe del male di Matt Bettinelli-Olpin e Tayler Gillett (2014)
  • V/H/S di registi vari (2012)

SPLATTER – GORE

Il termine splatter, viene utilizzato per indicare quei film dove il sangue e le mutilazioni di corpi umani, vengono rappresentate in maniera estrema. Spesso si è passati da un esplicito realismo all’esagerazione, allo scopo di disgustare o anche divertire lo spettatore (come nel caso del film di Peter Jackson Splatters-gli schizzacervelli). 

La presenza di questo genere di pellicole risale ai primi anni ’60, con la consacrazione definitiva negli anni ’80, con film considerati cult del cinema horror. Negli anni duemila lo splatter si è accostato fortemente ad una rappresentazione esasperata della violenza (spesso inutile e insulsa) dando vita ad un nuovo termine: “torture porn”.

Curiosità: Il termine splatter è stato coniato dal regista George A. Romero per definire il suo film Zombi, del 1978.

FILMOGRAFIA:

  •  La notte dei morti viventi di George A. Romero (1968)
  •  Reazione a catena di Mario Bava (1971)
  •  L’ultima casa a sinistra di Wes Craven (1971)
  •  Zombi di George A. Romero (1978)
  •  Buio Omega di Joe D’Amato (1979)
  •  Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato (1980)
  •  Il vendicatore tossico di Lloyd Kaufman e Michael Herz (1985)
  •  Il giorno degli zombi di George A. Romero (1985)
  •  Riki-Oh: The story of Ricky di Lam Ngai Kai (1991)
  •  Splatters – gli schizzacervelli di Peter Jackson (1992)
  •  Wrong Turn – Il bosco a fame di Rob Schmidt (2003)
  •  Alta tensione di Alexandre Aja (2003)
  •  Saw – L’enigmista di James Wan (2004)
  •  Hostel di Eli Roth (2005)
  •  Frontiers – Ai confini dell’inferno di Xavier Gens (2007)
  •  A L’intérieur di Alexandre Bustillo e Julien Maury (2007)
  •  Tokyo gore police di Yoshihiro Nishimura (2008)
  •  La Casa (remake) di Fede Alvarez (2013)

TORTURE PORN

Il torture porn è un sottogenere del cinema horror, caratterizzato dallo splatter, dalla tortura e dal sadismo, che si è fortemente insediato nei cinema dagli anni duemila. Il termine è un chiaro riferimento alla pornografia, in quanto la violenza fisica viene rappresentata in maniera esplicita ed estrema, proprio come avviene nel porno per l’atto sessuale. Ancor prima di Hostel, un film che può essere classificato come torture porn è Saw – L’enigmista di James Wan (2004), meritevole di aver dato il via a questo prolifico genere.
Curiosità: il termine è stato coniato dal critico cinematografico David Edelstein, definendo così la pellicola del 2005 Hostel, di Eli Roth.
 FILMOGRAFIA:
  • Guine pig – Flower of flesh and blood di Hideshi Hino
  • Saw – L’Enigmista di James Wan (2004)
  • Wolf Creek di Greg McLean (2005)
  • La casa del diavolo di Rob Zombie (2010)
  • Hostel di Eli Roth (2005)
  • Turistas di John Stockwell (2006)
  • Captivity di Roland Joffé (2007)
  • A L’intérieur di Alexandre Bustillo e Julien Maury (2007)
  • Frontiers – Ai confini dell’inferno di Xavier Gens (2007)
  • Martyrs di Pascal Laugier (2008)
  • The Collector Marcus Dunstan (2009)
  • Shadow di Federico Zampaglione (2009)
  • The human centipede di Tom Six (2010)

HORRO COMEDY

Questo è facile. Film horror con un forte senso dello humor, alcuni davvero comici. Io adoro questo genere e ci sono titoli che sono dei veri capolavori: vedi i vari La Casa, L’alba dei morti dementi, Zombieland. Chi non comprende il senso di questi film potrebbe dire: ma che cagata sto film, non è un horror, fa ridere.
Risposta: lo scopo è proprio quello.
 FILMOGRAFIA

HOME INVASION

Stiamo a casa per i cavoli nostri a guardare Amici di Maria De Filippi e ad un certo punto ci suonano alla porta un gruppetto di bravi ragazzi mascherati che non sanno come passare il sabato sera. Da qui inizia L’incubo, non possiamo più vedere chi sarà eliminato da Amici.

Questo un po lo schema tipo di questo sottogenere horror che va sempre di moda.

FILMOGRAFIA

  • Them- Loro sono la fuori di David Moreau (2006)
  • À l’intérieur di Alexandre Bustillo (2007)
  • The Strangers di Bryan Bertino (2008)
  • You’re Next di Adam Wingard (2011)

HORROR SCI-FI

Quando l’horror incontra la fantascienza, due mondi fatti l’uno per l’altro. Se sei un appassionato di horror e di fantascienza allora questo è uno dei sottogeneri horror che dovresti amare di più.

FILMOGRAFIA

  • Alien di Ridley Scott (1979)
  • La Cosa di John Carpenter (1982)
  • Blob – Il fluido che uccide di Chuck Russell (1988)
  • Scanner di David Cronenberg (1981)
  • La Mosca di David Cronenberg (1986)
  • The Mist di Frank Darabont (2007)
  • Predator di John McTiernan (1987)
  • Re-Animator di Stuart Gordon (1985)

GHOST MOVIE

Lo dice il nome, film caratterizzato dalla presenza di fantasmi. Solitamente in questi film c’è sempre una casa infestata dal fantasma di un qualche sfigato morto ammazzato che non vuole proprio andarsene all’altro mondo. Allora resta li, a rompere gli zebedei ai nuovi inquilini.

Poi arriva sempre il cacciatore di fantasmi a salvare il mondo. Nella Categoria abbiamo titoli di grande rilievo, Il regista James Wan sembra essersi specializzato in questo. Ho inserito anche film con bambole possedute, anche definiti come Dolls Movie.

Solitamente questo genere di film prendono sempre spunto da fatti realmente accaduti. Così è per tutti quelli elencati sotto.

FILMOGRAFIA

  • Poltergeist – Demoniache presenze di Tobe Hooper (1982)
  • Amityville Horror di Stuart Rosenberg (1979)
  • Insidious di James Wan (2010)
  • The Conjuring – L’Evocazione di James Wan (2013)
  • Sinister di Scott Derrickson (2012)
  • Annabelle di John R. Leonetti (2014)
  • Dead Silence di James Wan (2007)

 Il Trailer che segue è fastidioso e disgustoso, poi non dite che non vi avevo avvertito. 

SNUFF MOVIE

Il termine snuff (dall’inglese spegnere lentamente) si riferisce a video amatoriali (illegali) che ritraggono scene di violenza e morte REALE, per la diffusione a scopo d’intrattenimento tra una cerchia di “appassionati”. Alcuni serial killer, per loro stessa ammissione, giravano filmini dei loro omicidi per gratificazione personale. In realtà non è mai stato scoperto un mercato clandestino di questo genere, esistono però molti casi di falsi cinematografici.

Uno dei più famosi è sicuramente quello che riguarda Guinea Pig, una serie di filmati giapponesi in stile amatoriale e dall’aspetto estremamente realistico. L’episodio denominato Flowers of flesh and blood in particolare, ritrae una ragazza sedata che viene mutilata e smembrata da un uomo vestito da samurai (io ho provato a vederlo senza arrivare alla fine, vi assicuro che è intollerabile). Questa serie è stata anche al centro di una causa giudiziaria iniziata dall’attore Charlie Sheen che, credendo di aver assistito ad un vero snuff movie, chiese l’intervento dell’FBI. In seguito tutto venne chiarito.

Naturalmente lo snuff non ha nulla a che fare con l’horror (inteso come finzione) ma viene spesso utilizzato come argomento per realizzare film del genere, inserendo falsi filmati amatoriali all’interno di essi, o facendo in modo che l’intera pellicola dia allo spettatore l’impressione di assistere ad un vero snuff. In alcuni casi, a mio parere, il risultato è quello di un opera malata e fastidiosa, senza nessuno scopo artistico, quindi inutile (es. Guinea Pig). Ho voluto comunque, per dovere di cronaca, inserirlo in questa guida e chiarire le idee a qualcuno. Per ovvi motivi, questo tipo di pellicole fanno parte anche del sotto-genere splatter, torture porn e found footage.

Esperienza personale: ho provato a vedere Guinea Pig: Flowers of flesh and blood, sono riuscito ad arrivare alla fine solo saltando i pezzi. Credo sia inguardabile, fastidioso e malato.

FILMOGRAFIA:

  • Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato (1980)
  • Guine pig – Flower of flesh and blood di Hideshi Hino (1985)
  • August Underground di Fred Vogel (2001)
  • Snuff 102 di Mariano Peralta (2007)

Questi sono i sottogeneri horror più rilevanti. Si potrebbero inserire nella lista termini come zombie movie, monsters movie, cannibal movie ecc.. Ma sarebbe troppo generico. Io ho provato a raccogliere informazioni in rete e creare una guida con i termini più in voga tra i vari blog e riviste del settore.

Buon horror a tutti.

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